About volver
Consuelo De Andreis ha fatto della sua passione non solo un lavoro, ma una vera e propria missione: anni passati nell’industria del cinema le hanno permesso di conoscere a fondo questo mondo, restituendogli i volti di innumerevoli progetti grazie alla sua amata VOLVER. Nel 2024 la sua agenzia compie dieci anni, che hanno rappresentato avventure, tanti sacrifici, ma anche tante, tantissime soddisfazioni.
Consuelo parla difficilmente di sé stessa, ma noi oggi siamo riusciti ad aprirci una breccia… Promettendole però di essere brevi!
Consuelo, a che età e come hai iniziato a lavorare nel mondo del cinema?
Ho cominciato a lavorare all’età di 23 anni scalpitando, volevo la mia indipendenza: ho avuto la possibilità di formarmi con uno dei più grandi produttori del momento di quel periodo, Angelo Rizzoli, che ai quei tempi si occupava sia di televisione che di cinema. Nel corso dei 10 anni che sono stata al suo fianco, mi sono occupata di produzione e distribuzione di film. Nei successivi 10 anni ho lavorato in Endemol a stretto contatto con i responsabili di fiction e intrattenimento, affinando ancora di più la mia conoscenza nel settore ed è così che mi sono appassionata a questo mondo con la curiosità di volerne sapere sempre di più.
Volver ha compiuto dieci anni di attività: come ti sei relazionata con questo traguardo? Hai sempre investito nella tua squadra?
Volver esiste ormai da 10 anni ed è proprio il numero 10 che ricorre nella mia vita, d’altronde è anche il numero del capitano Francesco Totti, di Pelè, di Roberto Baggio e di Maradona…(ride ndr)
Per rimanere in termini calcistici, credo nella squadra e sono fermamente convinta che “squadra che vince non si cambia”.
Avrai conosciuto tantissime persone in questi anni, come ti sei approcciata a un lavoro che dipende molto dal self control ed è spesso preda di mille imprevisti?
Amo la diversità perché è solo da chi è diverso da me che posso imparare qualcosa in più, arricchirmi ed evolvermi: sono una guerriera e non mi arrendo mai, mi piace lottare nella vita come nel lavoro. Gli ostacoli sono per me motivo di crescita ed una volta superato è impareggiabile la sensazione di leggerezza e di vittoria che si prova.
Quali sono le emozioni che pensi di condividere di più con i tuoi attori e le tue attrici? L’esperienza sul campo cosa ti ha insegnato?
Leggerezza, ma anche sensibilità, caparbietà. Cerco di comunicare questo ai miei assistiti, senza distinzione di età, perché il mestiere che hanno scelto è simpaticamente bastardo e bizzarro, non da certezze e a volte ti mette a dura prova, ma la passione non ha prezzo e supera tutto.
Prima ci hai raccontato dei tuoi nuovi progetti, qualche anticipazione?
Vi aggiornerò di tanto in tanto sugli sviluppi, dato che tutto per me è sempre in continuo movimento…
Ora scappo che mi stanno chiamando!